AGONIA
Accidenti come sono lunghi, infiniti e insignificanti i giorni lontano da te.
Questa attesa è una perfida tortura,
letale per le mie carni,
per la mia anima.
Nel mio cuore c'è solo
la tenebra più profonda, più greve.
Il sole è ormai una vaga chimera.
L'orologio del campanile
della chiesa, non lontano, batte
le ore che sembrano stalattiti
sui muri della mia stanza.
Il letto è intriso di spine
gelide e taglienti.
I sogni sono strazi.
Meglio una morte lenta e crudele
a questa lunga amara agonia.
Sto male, molto male.
Non c'è amuleto, sale,
né pozione magica
che mi possa giovare, tranne te amore mio.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!